Un 19 affollatissimo, mi sento male, mi gira la testa e ho lo stomaco sottosopra a causa della non risolta sindrome influenzale dei giorni passati.
Accalappio un posto a sedere, ignoro un paio di ometti sui 60, apparentemente godenti ottima salute. Questi si mettono a far commenti sul fatto che mi sia seduta ignorandoli.
Partono in sordina, poi rincarano la dose, incoraggiati dai mormorii complici del tram.
I giovani, la maleducazione, il rispetto…
Non ce la faccio a stare in piedi.
Non
ce
la
faccio
La mia giornata è iniziata presto e non ci pensa ancora a finire.
Sono malandata e instabile. Ed è un diritto. Un mio diritto esserlo, almeno ogni tanto.
No, non lavoro in miniera, ma non ho una vita esattamente in discesa.
-La signorina prima si mette i tacchi e poi scippa il posto alle vecchiette…
Mi giro per replicare. Ho voglia di fare storie, magari di fare a botte, di alzare la voce e di gesticolare.
Mi giro per replicare e mi si riempiono gli occhi di lacrime.
Certe volte non capisco.
Certe volte non mi capisco.